Grafico dell'ID.3 e della sua batteria integrata
Tecnologia

Recupero nei modelli ID.: frenare correttamente accresce l’autonomia

I modelli ID. completamente elettrici di Volkswagen guadagnano energia preziosa in caso di frenata, aumentando così l’autonomia. Vediamo nel dettaglio come funziona.

Tutte le indicazioni sui consumi del veicolo valgono al momento della pubblicazione del 27.01.2022

La partenza con un modello ID. completamente elettrico di Volkswagen è straordinariamente semplice: salite a bordo tenendo la chiave in tasca, mettete il piede sul freno, posizionate il selettore dei livelli di guida su D di «Drive» e l’auto è pronta a partire. Ora vi basterà solo dare gas affinché la vostra ID.3, ID.4 o ID.5 inizi a muoversi. 

Schema del concetto di recupero intelligente dell'ID.4

Un discorso un po’ più approfondito meritano la frenata o la marcia in discesa. Perché in queste situazioni un’auto elettrica offre ancora più possibilità rispetto a un veicolo con motore a combustione. La parola magica è «recupero». Al contrario di un’auto con motore a combustione che disperde la maggior parte dell’energia liberata durante la frenata, il motore elettrico durante la decelerazione diventa un alternatore. Trasforma l’energia di frenata in corrente e la trasferisce nella batteria. E in che cosa si traduce tutto questo? In una maggiore autonomia. 

ID.3 grafico di come funziona il recupero durante l'accelerazione

Recupero anche durante l’accelerazione

Già in modalità di guida D è possibile recuperare energia attraverso un utilizzo consapevole dell’acceleratore. Su strade in pendenza, la ID. recupera addirittura tenendo leggermente premuto il pedale dell’acceleratore, come leggibile ogni volta sul display dietro al volante. Se il conducente interviene sul freno, anche questo processo avviene fino a un certo punto tramite il motore elettrico. I freni delle ruote entrano in gioco automaticamente e impercettibilmente solo in caso di forte decelerazione. 

Vista del volante e del display dell'ID.3

Il recupero è ancora più marcato in modalità di guida B; dopotutto, B sta per «Brake», ovvero freni. Mentre la ID. in modalità D utilizza la spinta dell’auto per veleggiare sui tratti in rettilineo, scollegando quindi il motore, in modalità B subisce una decelerazione maggiore. Questa modalità è dunque più efficace quando si guida in discesa. Permette di superare interi passi senza azionare il pedale del freno e, una volta arrivati a valle, si rimane stupiti dell’autonomia guadagnata, accumulata dalla cima del passo grazie alla funzione di recupero.   

Volkswagen ID.3 Pro Performance, 204 CV, 19,4 kWh/100 km, 0 g CO2/km, cat. A

La ID. frena automaticamente in prossimità delle rotonde

Grafico del freno di un ID.3

Anche il software delle auto elettriche aiuta ampiamente a viaggiare nel modo più efficiente possibile: ogni modello ID. è dotato di serie di «assistente Eco» che analizza costantemente i dati di navigazione e la segnaletica stradale rilevata dalla telecamera. Quando l’auto si avvicina a una rotonda, a un incrocio o a un veicolo che procede più lentamente e il conducente solleva il piede dall’acceleratore, il sistema assume il controllo dei freni e recupera autonomamente. 

Tutto questo ha anche un effetto secondario a livello economico: poiché il motore elettrico si fa carico della maggior parte del lavoro di decelerazione, i freni meccanici vengono utilizzati molto meno, permettendo una sostituzione meno frequente sia delle pastiglie che dei dischi dei freni. Un altro aspetto che rende le auto elettriche non solo più sostenibili, ma anche più convenienti nel corso dell’intero ciclo di vita rispetto ai veicoli con motore a combustione.  

Grafico di un ID.3 con una vista delle pastiglie dei freni e dell'asse posteriore

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